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Sabato 10 Novembre 2018  15:44

Alla “Back to the Wine”, punto di incontro internazionale di vignaioli artigianali e vino di nicchia

La due giorni è fissata per sabato 18 e domenica 19 Novembre (Fiera di Faenza). Previsto flusso di oltre 130 vignaioli artigiani provenienti da tutta Italia ed anche da oltre confine.



Si parlerà del vino (quello di nicchia) ma anche delle abili mani dei professionisti artigiani vignaioli che quel vino hanno prodotto. Ma si parlerà tanto anche dei progetti e delle problematiche legate al settore specifico. Torna (per chi mastica inglese, ci perdoni il bisticcio di parole, ndr) “Back to the Wine” importante ed imponente manifestazione fieristica in programma a Faenza (Ravenna) il 18 e 19 novembre prossimi.

Numeri interessanti e di tutto rispetto quelli snocciolati dagli organizzatori che a colloquio con la redazione del nostro Quotidiano Online di Informazione Quipuglia.it parlano di come siano già «oltre 130 i vignaioli interessati e che (provenienti soprattutto da ben 20 regioni d’Italia) domenica 18 e lunedì 19 novembre 2018 prenderanno parte alla kermesse nei padiglioni fieristici di Faenza».

Non mancheranno poi anche interessanti presenze internazionali che a Faenza giungeranno provenienti da Armenia, Francia, Germania, Slovenia.

Intanto a convergere a Faenza al “Back to the Wine” saranno soprattutto quelli che gli stessi organizzatori definiscono “gli artigiani del vino”, coloro in sostanza che hanno fatto del rispetto del territorio, della biodiversità, del lavoro agricolo responsabile in cantina, la loro scelta etica e di vita. E “Back to the Wine” è anzitutto una due giorni “omaggio” proprio ai vignaioli artigiani.

A curare la manifestazione è Andrea Marchetti, ideatore della comunità di “Vinessum”. L’organizzazione è di “Blu Nautilus”.

«Il “Ritorno al Vino” è una chiara scelta di campo: non un evento generalista, bensì un appuntamento con una sua identità precisa, omaggio agli artigiani del vino, quelli con una produzione enoica di qualità a tiratura limitata (in media tra le 10.000 e 20.000 bottiglie), e con un particolare occhio di riguardo all’ecosostenibilità, al minimo interventismo in cantina - spiega Andrea Marchetti al nostro Quotidiano Online di Informazione Quipuglia.it -.

I consumatori oggi sono cambiati – egli precisa poi -, sono sempre più consapevoli ed esigenti. Pretendono prodotti sani, vogliono conoscerne la provenienza e i metodi di produzione. In particolare, nel settore vino il fenomeno sta esplodendo: il vino artigianale è sempre più richiesto. I consumatori più esigenti, inoltre, quelli più dotati di maggiore possibilità d'acquisto, vogliono anche distinguersi, cercano prodotti di nicchia autentici».

«Catalogare Back to the Wine nella semplice “voce” di un evento è semplicistico. Il “Ritorno al vino” è un manifesto condiviso da una comunità di produttori (ma anche da un pubblico sempre più numeroso di consumatori consapevoli), uniti nella comune convinzione di vino nella sua vera natura di prodotto tradizionale, culturale, territoriale, emozionale, artigianale e soprattutto umano», puntualizzano gli stessi organizzatori e promotori di Back to the Wine. E così sembrerebbe senza ombra di dubbio alcuno essere proprio questo il vero “manifesto”, le parole dei promotori del resto, il “motivo conduttore” che muove la grande kermesse di Faenza.

- Il programma -

L’evento è l’occasione per degustare le produzioni dei 130 artigiani del vino che vengono da tutta la Penisola ed anche oltre confine e acquistare direttamente dai produttori, in quanto “Back to the Wine” è anche mercato dei vini. Presenti anche alcune eccellenze del cibo di qualità nella mostra mercato dentro i padiglioni della Fiera di Faenza.

Ad arricchire la manifestazione, un laboratorio di degustazione sui vini della Sardegna guidato da Francesco Falcone (domenica 18 ore 15) e la presentazione del volume sull’Albana (“Albana, una storia di Romagna”) di Giovanni Solaroli e Vitaliano Marchi seguita da una degustazione (domenica 18 ore 13). Lunedì 19 novembre alle ore 13 Gabriele Casagrande propone una degustazione guidata dei “vini in garage” per capire quell’universo di produzioni lontane dalle logiche di mercato.

E ancora, tre proposte ristorative (Il Bacaro Risorto di Venezia, Il Grano di Pepe di Ravarino nel modenese, Ustareja Di Du Butò di Solarolo nel ravennate), e la presenza di quattro ceramisti artigianali dell’Ente ceramica di Faenza grazie alla collaborazione di Lorenzo Marabini Comunicazione. A “Back to the Wine” saranno esposte opere ceramiche (con possibilità di acquisto) dei seguenti laboratori e ceramisti: Manifatture Sottosasso di Lorella Morgantini e Marco Malavolti; Anna Tazzari; Ceramiche Artistiche di Liliana Ricciardelli; La Bottega di Gino Geminiani.

Infine, tra le novità anche un’anteprima Back to The Wine per avvicinarsi al mondo dei vini artigianali. In programma giovedì 8 novembre al ristorante Le Bistrot di Dozza sarà possibile gustare un percorso esperienziale del gusto con i piatti dello chef Daniele Sangiorgi accompagnati dai vini di tre produttori vignaioli artigiani.







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