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Venerdì 22 Maggio 2020  13:23

Raffaele Carrabba, presidente di CIA Puglia. Cambiale Agraria, Raffaele Carrabba (Cia Puglia): «Ne sia aumentata la dotazione».

Così il presidente Carrabba alla luce oggettiva del fatto che «Le tante richieste dimostrano che questo è lo strumento giusto». L’intero comparto attende adesso che «il Governo e il sistema del credito dimostrino la nostra stessa efficienza e il nostro stesso senso della realtà».



È questo, del resto, il grido di allarme specifico e preciso degli agricoltori del delicato comparto che dicono chiaramente di come: «La cambiale agraria va subito rifinanziata!».

CIA Agricoltori Italiani della Puglia, attraverso il suo presidente regionale Raffaele Carrabba, avanza così in queste ore un suo proprio “appello”, di fatto una vera e propria richiesta – molto precisa - al ministro competente in materia ed al Governo Conte nello specifico.

«In pochi giorni, a Ismea sono arrivate oltre 7.500 richieste per un ammontare di gran lunga superiore alla dotazione stanziata di 30 milioni di euro, segno che la cambiale agraria è uno strumento agile, concreto, percepito come tale anche dai tanti agricoltori che vogliono ripartire – ha spiegato il presidente Carrabba – C’è un problema liquidità che va affrontato con azioni capaci di essere tempestive, non ostacolate da un eccessiva burocratizzazione: se la cambiale agricola funziona, ed è evidente che sia così, allora si proceda ad ampliare la dotazione complessiva e si risponda celermente alle richieste che arrivano dal comparto primario».

Le numerose richieste pervenute testimoniano l’esigenza di mettere a disposizione delle aziende agricole strumenti efficaci, a zero burocrazia e in grado di fornire un ristoro immediato a quelle più colpite dalla crisi di liquidità dovuta al prolungato lockdown.

«Dev’essere chiara una cosa – puntualizza Carrabba –: il comparto primario è quello che ha risposto meglio in questi tre mesi drammatici segnati dall’emergenza Covid-19. Siamo andati avanti. Abbiamo continuato a lavorare. Siamo riusciti – ha proseguito Carrabba – tra mille difficoltà, a garantire la produzione delle derrate alimentari necessarie a nutrire gli italiani. Non ci siamo lamentati, siamo andati avanti rimboccandoci le mani e restando a lavorare nei campi e nelle aziende in silenzio, con un senso di responsabilità che ci rende orgogliosi della categoria alla quale apparteniamo».

«Se l’Italia vuole ripartire, allora riparta dagli agricoltori conclude Carrabba, da donne e uomini che hanno continuato ad alzarsi all’alba per fare fronte a tutte le esigenze delle loro colture, assicurando una continuità alle produzioni. Ci aspettiamo che il Governo e il sistema del credito dimostrino la nostra stessa efficienza e il nostro stesso senso della realtà».





Nella foto: Raffaele Carrabba, presidente di CIA Puglia.


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